giovedì 27 ottobre 2011

L'attenzione a "comuni alterni"

Anche oggi montagne di giornali da scartabellare, ritagli dal Corriere Fiorentino, la Nazione, il Nuovo Corriere di Firenze... accipicchia, abbiamo ridato vita all'esistenza di un sacco di persone!!!
Ma un paio di articoli oggi hanno attirato la mia attenzione. Non parlano di Laika, o meglio, non direttamente. Parlano di un caso analogo, come tanti ce ne sono e ce ne sono stati in Italia e nel mondo. Nel vicino comune di Scandicci, durante i lavori per la realizzazione del nuovo centro cittadino, sono stati rinvenuti i resti di un ponte del XV secolo. Questi reperti, così come nel caso Laika, saranno spostati di qualche metro, restaurati e resi fruibili alla collettività.
FINE.

Premetto in partenza che quanto sto per scrivere non è frutto di un risentimento o perché nutriamo sentimenti di "gelosia" o invidia nei confronti del comune di Scandicci che anzi, riscuote tutta la nostra (dei lavoratori Laika) simpatia ed amicizia, ma per evidenziare una mancanza di coerenza (per usare un eufemismo) da parte di chi è contrario al nuovo stabilimento Laika e vede nello spostamento di 200 metri dei reperti e nella loro valorizzazione un pericolo per l'integrità del nostro patrimonio culturale.


Ma dicevo, nel leggere questi articoli, in particolare quello apparso su il Corriere Fiorentino di oggi, 27 ottobre, una domanda mi assale; una domanda che in un primo momento non trova risposta: PERCHE'?
Perché nessun parlamentare, assessore regionale, associazione ambientalista, giornalista-ambientalista, professore universitario o luminare di chiara fama si è fatto vivo per "tutelare l'originaria collocazione dei reperti rinvenuti, al fine di evitare un'archeopatacca"?
E poi l'illuminazione! L'archeopatacca forse è tale solo in alcuni comuni e/o in alcune "circostanze", ecco perché! Forse va a "comuni alterni"!! Quindi, guardando la cartina, se il comune di San Casciano ha realizzato un'archeopatacca ed il comune di Scandicci ne è esente, allora se ne deduce che il comune successivo, magari quello di Lastra a Signa (per seguire il corso dell'Arno) dovrà fare molta attenzione: potrebbe essere candidato a "vincere" la prossima archeopatacca!